…a volte si può perdere…

Già! La Virtus ha perso la prima partita in campionato. Poteva capitare, era successo anche l’anno scorso, ma almeno questa volta si è perso perché gli altri sono stati più bravi di noi. Perdere così si può, perdere così ci sta, una sconfitta può risvegliare, far fluire adrenalina positiva. Chapeau al Fano!

Purtroppo tutto ha un inizio, così è anche per questa sconfitta. Tutto condensato nel primo inning. Il nostro Lead Off, Desideri la spara lunga in direzione dell’esterno destro, la volata è facile, ma un po’ il sole un po’ il guanto “unto”, la palla cade. Giacomo (non nuovo a simili exploit) non si ferma in prima, arriva a metà corsia, poi ci ripensa…poi riparte…indecisione fatale, viene eliminato in seconda. Questo, ad avviso dei più, è stato il momento topico, in negativo, per la Virtus, della gara. Infatti, nel prosieguo dell’inning, Monopoli eliminato, Minarini doppio nel sole a destra (Desideri sarebbe arrivato a punto? Probabilmente sì). Zero punti per il K su Ledesma. L’attacco del Fano è prolifico. 4 valide in un inning la Virtus non le aveva mai subite, ma i lanci soporiferi di un Natali stanco in avvio, hanno scatenato le mazze fanesi che hanno segnato altrettanti punti. Al secondo inning il Fano segna ancora un punto e va sul 5 a 0. Per trovare la prima reazione dell’Ozzano bisogna attendere il quarto attacco, tre valide (Ledesma, Natali –doppio-,Carnevali) per un solo punto  Due inning dominati dalle rispettive difese, il partente del Fano, Barbaresi Enrico, miete vittime a più non posso (alla fine i K saranno 10), poi il risveglio del leone ferito! Al settimo la Virtus riacciuffa la partita. Turrini singolo, poi in secondo su errore di tiro dell’interbase, errore di presa dell’esterno destro su volata di Desideri (partita a secco 0 su 5), Turrini a punto su volata di sacrificio di Ponseca, Minarini K, base a Ledesma. Natali riscatta l’opaca prestazione dal monte con una secca valida che manda a punto due compagni di squadra. E’ il momento della resa; a Barbaresi succede Gabriele Mungari: scelta difesa con errore per la rimbalzante di Roncarati poi il bel doppio di Carnevali che certifica il pareggio (5 a 5), Mazini purtroppo gira a vuoto tre palle alte e la rimonta finisce qui.

Nel frattempo, già al quinto inning, sul monte virtussino era salito Roncarati. La palla mossa di Daniele ha il suo effetto fino all’ottavo, inning in cui la stanchezza del braccio ha il sopravvento. Con il senno del poi si potrebbe dire che Ronca andava tolto dal monte almeno due battitori prima, ma è facile parlare dopo che i fatti sono accaduti. Roncarati, all’ottavo, va in ball, ne concede tre, intervallate da uno strike out ed un colpito, punto forzato a casa, 6 a 5 per il Fano, tutto da rifare ed il tempo stringe.

Ponseca sale sul monte (aveva sostituito Monopoli messo out da un infortunio). Il primo battitore è eliminato al volo da Desideri, ma Barbaresi (migliore in campo) batte profondo al centro, è la valida del’8 a 5, che sarà anche il risultato finale dell’incontro. Il Fano vince battendo meno ed effettuando più errori. Misteri del baseball.

Nel mentre, a Torre Pedrera, il Ravenna vince e mette fuori gioco un’altra inseguitrice della Virtus. Domenica prossima, al Tiberio di Ozzano, arriverà il Sasso Marconi, squadra eclettica e capace di qualsiasi risultato, guidato da quella vecchia volpe di Sandro Spisni. Liberate i cani! Inizio, come sempre, alle ore 15,30. Arbitrerà l’umpire con il nome più lungo della storia: Mario Alberto Marco De Maria. 

 

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VIRTUS OZZANO

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FANO BASEBAL ‘94

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Danilo Minarini,  18 luglio 2014