La Virtus Ozzano respinge in maniera netta ed inequivocabile la voglia di riscatto del Torre Pedrera, reduce dalla sconfitta casalinga contro il Rimini 86, battendolo sul suo terreno di gioco per 8 a 4.
Tra le file emiliane si contano assenze importanti, Trentini, Poppi e Franchi su tutti. Minarini & Co. sono però in gran forma e le assenze vengono ben presto dimenticate a suon di battute valide. Due novità nella formazione di partenza: Mazzini in seconda e Corradin a difendere il piatto di casa base. Natali, seppur non in perfetta forma, è il partente dei bianco neri, mentre il Torre schiera sul monte il giovane Tomassoni
Già al primo inning la Virtus fa la voce grossa e segna tre punti Tomassoni concede la base a Desideri che poi si fionda a rubare la seconda mentre Turrini va strike out. Minarini (foto) batte la prima delle sue tre valide giornaliere (3 su 4 con 3 pbc ed 1 bb) azzeccando un lungo linea a destra. Natali con un doppio lo spinge a casa, ancora un singolo concesso a Ledesma (2 su 4), la scelta difesa sulla battuta interna di carnevali frutta il punto numero tre. Punti che diventano quattro l’inning successivo doppio di Natali ed altro singolo di Minarini che lo fa correre a punto. In questo secondo inning il Torre riesce a segnare solo un punto, con Beltramini, in base su ball, per scelta difesa sulla debole battuta di Galli.
Al quarto ancora un punto per Ozzano, lo segna Desideri, sfruttando un errore difensivo degli avversari. Poi le due difese chiudono ogni varco, Dau, succeduto a Tomassoni, anestetizza le mazze bolognesi facendo alzare numerosi pop, mentre Natali, sull’altro fronte, ben coadiuvato da una difesa attenta, macina, a sua volta, eliminazioni a catena.
All’ottavo lo score si rianima, dopo l’eliminazione al volo di Desideri, il terza base del Torre pasticcia sulla battuta di Turrini che poi ruba la seconda, Minarini stacca la sua terza valida e lo spinge a casa, a seguire ancora un errore dei difensori del Torre su Natali, valida concessa a Ledesma fino ad arrivare al turno nel box di Giorgi (subentrato a Carnevali) che batte un secco rasoterra tra inter e terza con il vano tentativo di presa dell’interbase, Minarini e Natali volano a casa portando il punteggio sull’8 a 1.
Il Torre Pedrera accusa il colpo. C’è spazio per l’avvicendamento di Natali (spostato in seconda) con Monopoli (entrato per Mazzini). Anche il rilievo non è perfettamente a posto, lamenta un dolore al muscolo del braccio. Si fa comunque valere per un inning, l’ottavo, ma al nono i suoi lanci diventano scoordinati e, dopo aver incassato un paio di punti, causa anche un errore di Natali, per non correre inutili rischi viene avvicendato da Roncarati, a cui viene affidato il compito di chiuderla lì.
Assistiamo così ad una presa al volo “salva risultato” di Derek Desideri sulla legnata di Semprini e poi ci pensa Ronca mettendo strike out Gabrielli con una curva diabolica.
Dagli altri campi del girone si hanno alcune conferme. La prima è che il faenza non ce la può fare. Dopo le mazze rubate, la pioggia, un infortunio che riduce a 8 i giocatori in campo ecco che, attesi alla trasferta di Ravenna, non si presentano nemmeno. Viene da chiedersi: quand’è che la Federazione prenderà una decisione in merito? Vogliamo continuare a far perdere tempo alle squadre che cercano di onorare questo campionato in maniera seria? Vogliamo andare avanti così, magari organizzando improbabili recuperi? Federazione, siamo in ascolto.
Per le altre contendenti ecco giungere due risultati stretti ma astronomici nel punteggio. Il Sasso soccombe in quel di Fano (11-10), dopo una bella rimonta mentre il Riccione, nostro prossimo avversario (1 giugno 2014 in trasferta, ore 15,30) perde anche lui di misura, contro il Rimini, per 14 a 13 sul filo di lana dell’ultimo inning
Ora la Virtus è in testa, in solitario, ed ha un unico avversario, SE STESSA. Non è quindi il caso né di esaltarsi né di lasciarsi andare a inutili isterismi. Stiamo sul pezzo e ci divertiremo.
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9 |
RF | bv | e | |
| VIRTUS OZZANO |
3 |
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1 |
0 |
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0 |
3 |
0 |
8 |
12 |
4 |
| TORRE PEDRERA |
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1 |
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3 |
4 |
2 |
5 |
Danilo Minarini, 27 maggio 2014
