Virtus Baseball

Una domenica da leoni

Il pubblico cresce pian piano di quantità fino ad affollare la tribunetta in tubo innocenti del Tiberio di Ozzano, alle spalle di casa base. Per una partita di serie C1 è una bella soddisfazione, tanto più che sul diamante si affrontano due cenerentole del girone, la squadra ospite dei “Diamanti” di Cesena ed i bianco neri locali della Virtus. Man mano che si avvicina l’inizio della partita Coach Fole diventa sempre più nervoso, cammina avanti e indietro, strapazza lo score, accartocciantolo e ristendendolo, ripassa mentalmente e memorizza partite di major viste nello insonni notti al PC e prepara giocate particolari nella speranza che si verifichi il momento giusto in cui poter applicare la teoria a alla pratica. Magari uno squeeze del nono in battuta, all’extrainning, chissà! Per l’occasione ad arbitrare è stato designato, a sorpresa, un “umpire” siciliano, casualmente a Bologna per motivi di lavoro. Il suo operato è stato ineccepibile, meglio di tanti fenomeni nostrani.

Si comincia ed è subito una partita di baseball, fin dalle prime battute. La Virtus si schiera con Corradin partente (5rl, 6k, 4bvc, 2 punti subiti) per gli emiliani, a ricevere SuperPippo Calderoni, Nofri in prima, a difendere la seconda, a sorpresa, Gonzales, sulla terza Pignata che ha fatto i salti mortali per essere presente, short stop Tambone, la linea degli esterni da sinistra a destra, Tonelli – Silvestri – Terazzan. Primo inning di studio, poi, al secondo, Cesena va in vantaggio, una valida, un bunt di sacrifico, un’altra valida per il punto a casa, poi due cose belle, Pippo che bacca un avversario che tenta di rubare la seconda ed una linea che si spegne nel guanto di Pignata. Ancora le difese in cattedra per qualche attacco ed infine Ozzano pareggia, al suo quarto attacco, inizia Silvestri con un singolo focomelico, poi c’è la base gratis per Calderoni, “Bomber” Nofri si allunga su una palla decisamente esterna ed ottiene la valida che manda a casa il dinoccolante Silvestri. Intanto Tonelli continua ad inanellare valide (chiuderà con un valoroso 3 su 5) che però non fruttano punti. Botta e risposta al quinto, Cesena porta un punto a casa ma Ozzano segna un punto in più, due punti ancora battuti a casa da Nofri. Sesto e settimo volano via, difese impermeabile con Ozzano che si permette il lusso di mettere a segno anche un doppio gioco. Al sesto scende dal monte un ottimo Corradin per lasciare la pedana di lancio a Giorgi. Al settimo esce Silvestri ed entra Marri. All’ottavo i giochi sembrano fatti; Cesena segna due punti pesanti che la proiettano sul 4 a 3, ma è una partita che assomiglia ad un libro giallo ed i colpi di scena si susseguono. Cesena cambia il lanciatore che deve fare subito i conti con la fame di valide delle mazze bolognesi e con l’imperizia dei propri compagni di difesa. Valida di Tonelli, più che una valida una velenosa involontaria, ma efficace, segue un errore su Terazzan, colpito Monopoli e a seguire due valide di Gonzales e Pignata, sono entrati già tre punti ed ora Ozzano è avanti 6 a 4, ma non è finita. Cesena fa una maledetta fatica a chiudere l’inning e subisce ancora un punto sulla volata di sacrificio di Calderoni. Ma l’avversario non getta la spugna e riesce a segnare 4 punti, prima su Giorgi poi su Tavolazzi mettendo a segno 4 valide (delle 11 totali) solo in questo nono inning. Finita? Nemmeno per sogno. La Virtus va per il suo ultimo attacco. C’è’ il turno basso, ma che vuol dire? Tonno è il primo ad affrontare i lanci del closer giallo verde. Tonno si trasforma in Pontini è batte una poppetto che mette in crisi l’interbase romagnolo, la palla gli entra ed esce dal guanto, Tonno è salvo in prima. Buon segno. Terazzan alza una volata a sinistra, è out. Tonno ruba la seconda! E’ il turno di Monopoli, c’è Tonno da portare a casa, “questa volta non devo andare al piatto”, sul conto di 2 ball e 2 strike, gira veloce sulla palla esterna, magia, un lampo la palla va, supera l’infield, Tonno corre, si fa per dire, ma corre. E’ a punto, è un doppio, Andrea tocca la seconda e nemmeno ci crede, si sbraccia tende ad attirare l’attenzione di tutti, l’emozione è grande. Ora siamo pari, basta poco. “Basta poco” pensa Musiani masticandosi il labbro inferiore, “Basta poco” pensa Fole e sbuffa come un bisonte, ma Gonzales viene eliminato con assistenza seconda prima, Andrea resta in seconda, due out. Saranno extrainning? Un cazzo ! I Vistussini vogliono vincere, sì questa volta vogliono proprio vincere. L’onore della valida della vittoria capita sulla mazza di Pignata che impiomba il pitcher avversario con un singolo al centro e Monopoli corre e tocca il sacchetto di casa base, tra il tripudio generale. Vincere è sempre una gran bella cosa, vincere così (9 a 8 il finale) è ancora più bello. Oltre la vittoria la virtuale salvezza, ma ci sono ancora tante palle da battere e lanciare, tante corse sulle basi, tanto divertimento ancora.

Bravi ragazzi incorniciate nelle vostre menti questa giornata, questa giornata da LEONI !