Domenica 03 aprile, la nostra squadra della categoria “esordienti”, ha giocato due partite, andata e ritorno, contro la compagine di San Lazzaro 90. L’andamento delle due gare è stato pressoche univoco, vedendoci sconfitti nella prima per 20 a 7 e nella seconda per 20 a 5. I nostri ragazzi si sono ottimamente comportati. Fin dalle prime battute, hanno affrontato con il giusto atteggiamento avversari molto più esperti e prestanti fisicamente, che hanno schierato ben sei ragazzi del 2006 a fronte di uno solo, esordiente, dei nostri. I giovani “Athleti”, per l’occasione in maglia bianca, con il logo della Virtus, hanno giocato bene in attacco con buoni giri di mazza, che si sono però infranti contro la difesa esperta dei contendenti, i quali non hanno sbagliato nulla nell’intero arco delle due competizioni. In difesa non ci siamo disuniti, cercando le giuste assistenze, mantenendo ottimamente le posizioni, provando a resistere alle poderose smazzate nemiche. Semplicemente noi giravamo a 36 giri contro il 70 del San Lazzaro, completando le azioni difensive con leggero ritardo rispetto al dovuto, rendendole inefficaci. Registriamo, quindi, un miglioramento significativo rispetto al torneo indoor Città di Bologna, facendoci ottimamente sperare per il proseguo del torneo.
La sera, a cena, in seguito alle analisi della partita, mio figlio Riccardo, militante nella categoria “Ragazzi”, squadra A, capta la mia attenzione, proferendo d’emblèe: “meglio perdere vincendo, che vincere perdendo”. Immediatamente mi sovviene che la saggezza non ha età e mi ricorda lo scopo per il quale tanto ci spendiamo per i nostri giovani. A questa età il risultato numerico finale è assolutamente marginale rispetto allo scopo primario educativo-sportivo-divertimento. Preciso che non vi è alcun riferimento ai membri della squadra del San Lazzaro, a cui si deve imputare assolutamente nulla, la cui onestà e correttezza sono al di sopra di ogni sospetto. Chiunque fosse stato presente ha potuto verificare l’esattezza della prima parte dell’aforisma citato, nell’atteggiamento dei nostri educatissimi ragazzi: fin dalle prime azioni hanno mostrato lo sguardo e il piglio di chi è sceso in campo per esserci, per giocare, nonostante il dislivello qualitativo; la concentrazione nel cercare di fare la giocata corretta; il sorriso esibito costantemente; l’entusiasmo manifestato nell’accogliere trionfalmente l’autore, di volta in volta, di quei pochi punti segnati; la maniera, educata e genuina in cui socializzavano, considerando che metà si allena a Ozzano e metà a Bologna, incontrandosi solo per le partite; e infine, la gioia nel proiettarsi sul terreno di gioco per il saluto finale, propria di chi è cosciente di aver dato il massimo, trasformando l’evento sportivo nella splendida festa del meraviglioso gioco del baseball. Domenica noi abbiamo VINTO!
Forza A’s,Virtus!