Mi ha colto un’irrefrenabile “ansia da prestazione”.
Se domani, alle 15, in via di Casteldebole, fosse in programma un incontro galante, beh, penso non ci sarebbe nulla da ridire… ho già una certa età. Quell’ansia lì è un eccesso di preoccupazione, che nasce dal timore di essere giudicato, ma non ha nulla da condividere in campo sportivo, anche se pure “quello” qualcuno lo considera uno sport. No, l’ansia, di cui mi sento pervaso, è un’altra, più profonda e impalpabile… e non mi riguarda, anche se la sento mia.
La febbre è andata via via abbassandosi a furia di paracetamolo, ma sono sicuro di aver esagerato un pochino, tant’è che il fegato sono due giorni che mi parla in polacco, e, dal tono, non sembrano complimenti. Però sto meglio e sono pronto, con la matita in una mano e lo score nell’altra.
L’ansia che provo è per i ragazzi che, in questo fantastico 2013, mi/ci hanno dato tante soddisfazioni ed un solo dispiacere (Teramo).
Domande : Perché un lanciatore tira da dio nel bullpen e poi fa letteralmente cagare quando arriva un battitore nel box? Ansia ovvero stress. Perché quando si fa il pre-game nessuno sbaglia una palla e poi in partita la palla ti passa e nemmeno la vedi? Ansia ovvero stress. Ed ancora, perché quando tira il Pitching Coach le batti tutte e poi arriva il lanciatore che tira mozzarelle (come lui…) e giri a vuoto? Ansia ovvero stress.
A questo punto tutto mi è chiaro, il nemico è lo STRESS. Occorre battere prima lo Stress poi l’avversario in campo (n.d.r. che sta vivendo lo stesso vostro problema). Il vero Stress, la vera ansia, derivano da un solo sentimento: LA PAURA DI PERDERE, perché perdere, in questo caso, significa tornare indietro. Solo che, e la cosa fa anche ridere se ci si pensa bene, è proprio questa paura, fondamentalmente infondata, che porta ad una diminuzione della performance poiché le energie fisiche e soprattutto mentali si esauriscono precocemente.
Allora cosa dobbiamo/dovete fare? Prima di tutto basta tachipirina, mi tengo la febbre, febbre da semifinale, poi, in seconda analisi, i ragazzi dell’Ozzano devono solo pensare di essere i più forti, perché lo sono.
Impegno, impegno totale, fin da quando prenderete posto nel dugout, che andiate in campo o meno, fin dal primo lancio, fin dal primo turno in battuta, fin da prima che abbia inizio gara uno, senza pensare a gara due. Impegno totale, nessuno stress, nessuna ansia, il baseball è un gioco e voi lo sapete giocare!
Dormite bene ragazzi! Dormite bene!