Vincere è una cosa che ti rimane nel cuore e nella mente, vincere all’ultimo assalto con un “Walk-off sacrifice fly” ti rimane nell’anima. Semifinale promozione in serie B, siamo ad Arezzo. Per il terzo anno si approda alle fasi successive del campionato. Stavolta da “imbattuti”. Il sorteggio ci ha destinati in terra toscana, un sorteggio economicamente sfavorevole se non si fosse trovato lo Sponsor a coprire i costi: la Scama Autronica di Argelato (BO). La giornata, alla faccia di tutti i meteo.it del cavolo, è fantasticamente serena. Qua e là solo alcune nubi che rendono ancor più interessante l’azzurro intenso del cielo. Per l’occasione doppia presenza arbitrale. A casa base Enrico Ardissone, sulle basi Alberto Germano, buono il primo, impeccabile il secondo. Dopo l’inno nazionale, alla presenza di una cinquantina di persone, tra cui un agguerrito gruppo di squinzie virtussine, la partita (Gara 1) ha inizio.
La Virtus è squadra di casa e si dispone in difesa con la linea degli esterni composta da Carnevali, Trentini e Monopoli, all’interbase Bonsi, terza a Natali (Ledesma assente), in seconda Guidi, in prima Minarini e la batteria composta da Corradin ricevitore e Roncarati sul monte. L’Arezzo ha invece questo line up: Dan (9), Marashi (2) Donati (6) Gori (3) ARAUJO (5) Marinelli (1) Mazzoli (8) Mirizio (7) Dragoni (4). L’inizio è contratto ed il monte ha la meglio sul box. Roncarati mette a sedere i primi due battitori affrontati, concede la base al terzo che viene poi colto rubando con assistenza Corradin-Bonsi. L’emozione è tangibile. Al suo secondo attacco la Virtus segna il suo primo punto batuto a casa da un doppio al centro di Monopoli. Il terzo inning emiliano si apre con un doppio di Corradin, che arriva in terza per scelta difesa su Bonsi e poi a casa base razie ad un lancio pazzo, Natali lo imita e batte un doppio a sinistra, Minarini singolo in controcampo ed i punti diventano 3. L’Arezzo ci prova, ma Roncarati, perfettamente aiutato dalla propria difesa, non lascia spazio all’immaginazione ed i toscani collezionano tanti zeri nello score, come al quarto inning quando su una palla stranamente persa nel sole da Carnevali, lo stesso raccoglie e taglia magistralmente a Bonsi che fionda in terza a Natali bruciando il possibile triplo di Arajuo. Nel contrattacco la Virtus segna ancora con Monopoli spinto dal singolo di Trentini. Il quinto ed il sesto regalano una sola emozione, l’eliminazione in tuffo di Donati, perfezionata dall’ottimo Trentini. Al settimo, sul 4 a 0 Virtus, Roncarati lascia il monte a Ponseca. La difesa bianco nera ha un primo sbandamento con l’errore di tiro di Corradin che tenta di eliminare in terza Marinelli, che va a punto, poi si riscatta eliminando Dragoni sul suo tentativo di rubata. Il pasticcio arriva all’ottavo. L’inning si apre con l’eliminazione di Dan ad opera di Minarini, poi Ledesma non trattiene un facile pop e Marashi è salvo, Ponseca scende dalla pedana su cui sale Poppi. L’inizio non è, per usare un eufemismo, dei migliori. Due basi regalate, un lancio pazzo ed un singolo concesso a Marinelli e l’Arezzo, inopinatamente, pareggia. Nel suo attacco la Virtus non reagisce. Si arriva così al nono inning. Attacco Arezzo, valida a destra di Natalizi (subentrato a Mirizio), bunt di sacrificio di Dragoni, Natalizi in seconda. Dan spara una linea nel guanto di Minarini che assiste Bonsi, in seconda, con Natalizi staccato. E’ il doppio gioco che fa tirare un sospiro di sollievo al team di Max Cesari. Adesso siamo noi ad avere la mazza in mano. Corradin in stato di grazia batte il suo secondo doppio di giornata, bunt valido del velocissimo Bonsi e Corradin è in terza, a Carnevali, fin lì nullo nel box, viene chiesto lo squeeze, ma i nostro non può toccare la palla lanciata bassissima ed esterna, i corridori partono e per regola, essendo arrivati entrambi a toccare la terza base, Bonsi viene eliminato. Tutto da rifare ed un out. Nel Box si presenta Natali il freddo. Sul conto di due ball e due strike, incoccia forte la dritta esterna (foto) che vola lontano verso l’esterno destro che non trattiene, ma poco importa, è volata di sacrificio (Walk-Off Sacrifice Fly) ugualmente e la Virtus vince meritatamente gara uno, e l’emozione si fa strada tra noi coinvolgendomi come da tanto tempo non accadeva. Enorme soddisfazione. Ragazzi incredibili. Grande carattere.
Ma come dice il saggio Roncarati: : “Non abbiamo ancora vinto niente”. Domani è un altro giorno. Intanto ci si gode la serata. Abbiamo trovato riparo in un sito tanto bello quanto ameno, siamo a circa 20 chilometri da Arezzo città. Non ci sono distrazioni. La cena è abbondantemente condita da tanta allegria. Sì, domani è un altro giorno. Alle 23 eravamo tutti nelle braccia di Morfeo.
Alla battuta : Bonsi 1 su 4; Carnevali 0 su 3; Natali 1 su 3 (1 pbc); Minarini 1 su 3 (1 pbc); Roncarati 0 su 3 (Ponseca 0 su 1); Monopoli 2 su 3 (1 doppio, 1 pbc); Guidi 1 su 4; Trentini 1 su 4 (1 pbc); Corradin 2 su 4.