Tutto è perduto fuorchè l’onore

Godo – Autocommerciale Skoda Service Virtus – 12 – 5
Ancora in nove, desolatamente in nove, ed ancora sconfitti, per la quinta volta in questo campionato, ancora giocatori in campo non al meglio della condizione fisica e nessuno in panchina. Infortunati, al lavoro o a giocare su un altro diamante. Nonostante il fatto che la sceneggiatura fosse stata già scritta ed il finale banalmente annunciato, quei nove ragazzi in campo, schierati in ruoli impropri, giocando in notturna, che non è facile se non ci giochi da una vita o non ci hai mai giocato, contro una squadra che gioca solo per la bandiera, non facendo classifica, questi nove ragazzi hanno tenuto duro fino in fondo, rifiutandosi di soccombere per manifesta inferiorità, consapevoli dei propri limiti hanno però portato il Godo fino al nono inning. Hanno perso, è vero, ma con l’onore delle armi.
Bene, con cinque sconfitte sul groppone è praticamente impossibile andare ai playoff, bene, le ferie saranno un po’ più lunghe per tutti, forse per sempre. Oramai penso lo abbiano compreso tutti, la Virtus Ozzano, che vinca o che perda non interessa a nessuno, esclusi quei ragazzi che vanno in campo, che rinunciano a domeniche diversamente divertenti, che chiedono spostamenti di turno lavorativi, che giocano pur non stando bene. E non voglio nemmeno scordare di citare il Coach, Massimiliano Cesari, presente sempre, anche agli allenamenti quando si presentano in tre.
E’ anche vero che una sfiga come quella che ci ha assalito quest’anno non si verificava da tempo. Gli infortuni occorsi a Minarini, Folli, Poppi, Lisi, Piccolo e per ultimo Bonacorsi, hanno tolto di scena, parzialmente o totalmente, elementi importanti per ruoli difensivi ricoperti e per incisività in attacco. Però, una squadra nata per far crescere i giovani, offrendo loro un palcoscenico che mettesse in condizione i più meritevoli di poter spiccare il salto di categoria è diventata una squadra di “anziani” che, per garantire il numero legale ammesso in campo, sono costretti a giocare infortunati o chiedendo cambi turno.
Sabato sera, sul diamante di A, a Godo, i nostri lanciatori hanno messo strike out, complessivamente, ben 14 avversari, concesso solo 5 basi gratis, purtroppo sono anche stati toccati valido per 16 volte. Poi ci sono stati i soliti errori (4) a complicare le cose. Piccolo, schierato partente, è andato troppe volte sul conto pieno, dilapidando in soli 2.2 inning i 90 lanci a sua disposizione (regola Under). Nemmeno tre inning, 10 punti subiti di cui 6 guadagnati su di lui. Chi lo ha sostituito, Guidi, è andato molto meglio, ma il Gap era oramai incolmabile. Poche le valide messe a segno dai bianco neri, solo 5, con due doppi, il primo di Carnevali, poi, al nono, quello di uno zoppicante Minarini, con due punti battuti a casa. Da sottolineare la prova di Pignata che, quando ha dovuto prendere il posto di Guidi all’interbase, si è espresso in alcune giocate, tra le quali un doppio gioco difensivo, che hanno strappato l’applauso del pubblico presente. Buono, nel complesso, l’arbitraggio di Kenny Antonio Almonte Rodriguez.
Box Score: Darwin Ponseca (4) 0 su 2; Simone Pignata (5, 6’) 1 su 4; Riccardo Carnevali (8) 1 su 2, 1 doppio; Roberto Minarini (3) 1 su 4, 1 doppio, 2 PBC; Michael Corradin (2) 0 su 5; Marco Napoli (9, 5’) 0 su 3; Biagio Piccolo (1, 9’) 0 su 4; Giacomo Guidi (6, 1’) 1 su 4; Daniele Sanna (7) 0 su 4.
Ci attendono tre partite casalinghe, nell’ordine Sasso Marconi, Rimini 86 e Redskins Imola. Cerchiamo di finire dignitosamente questo campionato, cercando di mantenere quel quarto posto occupato attualmente in classifica (al momento a pari merito con il Torre Pedrera). Domenica al Tiberio di Ozzano, ore 15,30, avversario, la nostra bestia nera, il Sasso Marconi, attualmente penultimo con sole due vittorie (una contro di noi all’andata).